DIVENTA SOCIO DI ORGANI ANTICHI E SOSTIENI LA RASSEGNA "ORGANI ANTICHI, UN PATRIMONIO DA ASCOLTARE"
Oggi più che mai con il TUO contributo puoi aiutare l'Associazione “Organi Antichi, un patrimonio da ascoltare” a promuovere la musica nel territorio di Bologna e della Provincia, l'immenso patrimonio culturale rappresentato dagli organi storici presenti sul territorio attraverso l'organizzazione di una rassegna musicale che ogni anno ospita grandi interpreti del panorama internazionale, il restauro degli antichi organi custoditi nelle nostre Parrocchie
Quota Associativa:
Socio ordinario - quota di iscrizione: Euro 50
Socio sostenitore - quota di iscrizione Euro 150
Come si diventa Socio?
Richiedendo a organiantichi@gmail.com e compilando in ogni sua parte il Modulo di adesione, pagando la quota associativa di persona ai nostri concerti o con bonifico bancario sul c.c. della
Banca Popolare dell'Emilia Romagna intestato a Associazione Organi Antichi
IBAN IT 90 C 05387 02412 000000498436
specificando nella causale “*NOME COGNOME*, quota associativa anno 2022”
Ricordiamo che la nostra associazione ha cambiato statuto, evolvendo in Associazione di Promozione Sociale in base alla nuova legislazione sul terzo settore. Ci teniamo per questo a ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato e sono voluti essere parte di questa innovazione.
In base a ciò vi comunichiamo le agevolazioni fiscali previste dall'art. 83 del D.Lgs. n. 117/2017 c.d. Codice del terzo settore alle erogazioni liberali effettuati a favore delle Associazioni di Promozione Sociale:
- le persone fisiche possono detrarre dalle imposte sul reddito il 30% degli importi donati fino a un massimo di 30mila euro annui;
- in alternativa alla detrazione le persone fisiche possono optare per la deduzione dell'importo dalla base imponibile delle imposte sui redditi senza limiti assoluti e con il solo tetto del 10% del reddito complessivo dichiarato; qualora il reddito non fosse sufficiente a consentire la deduzione di tutta l'erogazione a causa di altre agevolazioni, la parte di cui non si è fruito nell'anno potrà essere dedotta nelle successive quattro annualità;
- la deduzione delle erogazioni liberali, con il tetto del 10% del reddito complessivo dichiarato, è riconosciuta anche ad aziende ed enti non profit.
